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NOI
AL TEMPO DEL COVID19
a
cura di Magda Sculco
Penso
sia molto difficile raccontare questo periodo. Quando Paola ha
lanciato l'appello di scrivere su "Prospettive", non sono
riuscita a contribuire con una testimonianza personale. Certo, non
per superficialità o indifferenza. Sono stata assalita da un
turbinio di pensieri, riflessioni ed immagini che si ripropongono
continuamente, e provo una grande difficoltà nel trasmettere queste
sensazioni. Questo momento di fermo, di attesa è stato
sicuramente utile per ripensare, riflettere, riconquistare spazi,
meditazioni, considerazioni, disegni ed intenzioni, che nel
quotidiano frettoloso e distratto sfuggono. Sono emersi ricordi,
preoccupazioni, ansie ed angosce. Quello che, tuttavia, ha
caratterizzato maggiormente questa fase sono stati - e credo lo
saranno per un bel po' - gli interrogativi, i timori, e le grandi
difficoltà rappresentate da scienziati, infettivologi, virologi,
immunologi ed epidemiologi, che sembrano aumentare giorno dopo
giorno. Il mio pensiero è che, non avendo precedenti recenti
conosciuti, la conoscenza di questo virus è molto parziale.
Inconsapevolmente, abbiamo permesso che potesse crescere in un
habitat a lui molto favorevole, acquistando progressivamente forza ed
aggressività. Quando Paola mi ha proposto di trasmettere un
piccolo video, ho pensato di condividere qualcosa di rappresentativo,
che potesse racchiudere un messaggio di speranza. Il programma
televisivo “Geo” aveva da poco mandato in onda una bellissima
ripresa della laguna di Venezia, che testimoniava l’importante
cambiamento che sta avvenendo. Le acque sono limpide, e la fauna
si sta ripopolando. "La natura si riprende i suoi spazi".
Un polpo, una medusa, e addirittura un cavalluccio marino hanno
ritrovato il loro posto e lotteranno con tutte le loro forze per
mantenerlo. L’augurio è quindi che almeno il pianeta, cosi
danneggiato e devastato, possa trovare effettivo giovamento dal passo
indietro che l’uomo è stato costretto a fare - certo, ad un prezzo
altissimo ed insostenibile - e che nel prossimo futuro vi sia più
responsabilità e consapevolezza a "Incrementare misure di
salvaguardia dell'ecosistema per garantire alle future generazioni
un'esistenza dignitosa improntata al rispetto del pianeta".
Soverato, 1 maggio
2020
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