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ASSOCIAZIONE
“BIBLIOTECA DELLE DONNE DI SOVERATO” Palazzo
di Città - 88068 Soverato (CZ)
“Alle nonne, a coloro che
perseguono l’uguaglianza, agli uomini che capiscono, alle giovani
donne che continuano il cammino, alle più grandi che hanno aperto la
via, alle conversazioni che non hanno fine, e a un mondo che permetta
a ogni bambina di fiorire al meglio delle sue potenzialità”
(Rebecca Solnit 2014)
Con le parole di Rebecca Solnit
vogliamo esprimere la motivazione e il senso della nostra serata,
organizzata per riflettere sull’eliminazione della violenza
contro le donne e sulla cultura che la alimenta, la quale si fonda
sul “non rispetto del femminile”
Di quale mondo vogliamo parlare?
Di un mondo fatto di libertà e dignità e.. di assunzione di
responsabilità, in cui uomini e donne possano costruire insieme una
società rispettosa delle reciproche differenze.
Per questo c’è bisogno di
ognuna di noi, di ognuno di voi, perché la libertà non sia
prerogativa di un solo genere, quello maschile!
E’ vero, un numero importante
di uomini, ai quali rivolgiamo il nostro pensiero sta prendendo la
parola pubblicamente. Abbiamo la speranza che riflettano sul
vantaggio di relazioni basate sullo scambio e su un rapporto
accogliente invece che su rapporti di forza e di potere. La strada da
percorrere, però, è ancora lunga e il tempo è troppo breve
e…nessuno di noi può aspettare: è una questione di diritti
civili, è una questione di diritti umani, ma la non violenza sulle
donne non è semplicemente un diritto civile e umano da
ottenere a loro difesa, bensì reimposta la convivenza con
cambiamenti culturali nel cuore e nella mente, nel rapporto col
femminile in senso lato e con la Terra, il modo di
rapportarsi alla vita piuttosto che alla distruzione e alla morte.
Questa la spinta che ha indotto
noi donne della Biblioteca a coinvolgere l’Amministrazione Comunale
e le associazioni del comprensorio, Fidapa, Exallieve, Soroptimist,
Ammi, Ali d’Aquila, Rotary, Lions Soverato, Lions Squillace
Cassiodoro, Università della Terza età e del tempo libero, ANPI,
Dante Alighieri, Slow Food, Pro Loco…che hanno condiviso e
sostenuto l’iniziativa.
Negli anni passati siamo state
solo noi donne a portare avanti la nostra rivoluzione non violenta,
perché di rivoluzione si tratta, Ora c’è un passo ulteriore da
compiere insieme, uomini e donne:
non
lasciamo solo le donne a parlare, a discutere, protestare, occuparsi
di violenza contro le altre donne, facciamo in modo che la compagna
o il compagno non rinunci al proprio progetto di lavoro e al suo
trasferimento per privilegiare obiettivi personali;
insegniamo
ai nostri figli a piangere, a leggersi dentro, ad accettare la
fragilità e il limite della loro parzialità;
insegniamo
alle nostre figlie a capire ciò che vogliono o non vogliono facendo
loro sentire quanto valgono ai nostri occhi sempre e comunque;
accettiamo
che sia un pregiudizio il fatto che gli uomini, autori di
femminicidi e stupri, siano malati e la loro violenza sia frutto di
un momento di follia causato spesso dalla vittima.
Gli uomini che uccidono le donne
sono spesso sani di mente, sono solo incapaci di riconoscersi
in una relazione affettiva con la quale misurarsi e accettarne
eventualmente la fine.
Facciamoci l’augurio che
l’incontro di questa sera ci induca a condurre insieme la nostra
rivoluzione, donne e uomini, consapevoli che, pur nella differenza,
tra noi, l’uno per l’altra, ci diamo infinite possibilità di
offerte per un’esistenza intera in una società più giusta.
Vicini, accanto, noi uomini e
donne sapremo starci? Senza opposizioni? Senza che l’uno prevalga
sull’altra? Senza difendere nulla di proprio? Senza finzioni?
“Si può scommettere che
ci siano sempre più uomini abbastanza forti da reggere un confronto
/scontro con le donne e capaci di educare i più inconsapevoli e
violenti di loro. Per queste ragioni ci chiediamo: perché'
accontentarci di Mezzo mondo, quando se ne può cambiare uno Intero?”
(Lia Cigarini “Sulla
violenza – ancora”)
Chiudiamo con le parole di Nadia
Fusini:
“SI AFFERMI CIO’ CHE
SINGOLARMENTE OGNUNO/A DI NOI HA IN COMUNE CON L’ALTRO/A”. (Nadia
Fusini “Una fratellanza inquieta”)
Soverato 16 novembre 2019
IL GRUPPO DI
LAVORO
Fulvia
Geracioti
Ketty Fragalà
Paola
Nucciarelli
Lilly Rosso
Marisa
Rotiroti
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