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Sei
romanzi perfetti
Su
Jane Austen
a
cura di Lilly Rosso
Autrice
Liliana Rampello
Editore
Il Saggiatore
Anno
2014
Collana
La Cultura
Pagine
200
Liliana
Rampello critica letteraria e saggista, già docente di Estetica
all’Università di Bologna, vive e lavora a Milano come consulente
editoriale. Dal 2001 al 2008 ha firmato la rubrica Ai libri non si
resiste della rivista “ via Dogana” della Libreria delle
Donne di Milano
Per
chi ama la scrittura di Jane Austen e vuole farne una rilettura
critica, “ Sei romanzi perfetti” è un libro prezioso per il
commento e le citazioni relative ai personaggi, alla trama e allo
spazio.
Intenso
e piacevole come un romanzo, “ Sei romanzi perfetti” ci riporta
tra le signorine di miss Austen nell’Inghilterra stratificata
dell’ aristocrazia e della grande proprietà terriera
costretta a cedere al nuovo che avanza, rappresentato dalle
professioni, dal commercio, dall’industria e dalla manifattura.
Le
ragazze austeniane non sono mai sole e, pur con madri sciocche o
padri incompetenti,hanno sempre accanto un’atra donna e con lei
cercano il modo più appropriato per stare al mondo, nel
proprio mondo.
“Ragione
e sentimento”, “Orgoglio e pregiudizio”,“Mansfield Park”,
“Emma”, “L’abbazia di Northanger” e “Persuasione” non
parlano di emancipazione ma di libertà femminile,
nel momento di passaggio dall’adolescenza all’età adulta.
Romanzi di formazione, non come avventura della soggettività
ma trasformazione di sé in relazione con l’altro/a.
I
cambiamenti dei personaggi nei sei testi di Miss Jane
riguardano anche gli uomini infatti le conversazioni tra le/i giovani
sono delle vere e proprie azioni che fanno procedere le storie con
trame molto simili e un unico tema, quello dell’iniziazione, di
quell’ educazione sentimentale che non è sentimentalismo ma
attesa di felicità.
“E’
lo scambio simbolico che trasforma l’apparente (semplice) economia
domestica, sterline e ghinee contate una per una, patrimoni, doti e
lasciti accuratamente dichiarati, in economia delle relazioni umane,
e dunque del mondo…” Non un mondo statico, quello di Austen ma
segnato dai nuovi rapporti di classe che si vanno delineando.
I
sei romanzi della “Zitella illetterata” svelano per
Rampello “ le straordinarie capacità d’invenzione che non
poggiano su alcuna tradizione femminile già consolidata, e sarà
proprio lei, dunque, la prima scrittrice maestra di molte e di
molti.”
“La
più perfetta artista tra le donne, come ebbe a dire Virginia Woolf,
scriveva per tutti e per nessuno, per la nostra epoca e per la sua”,
riuscendo a fare dell’avventura della gioventù e del suo racconto
la”forma simbolica” della modernità.
Sei
romanzi perfetti coglie la pungente ironia di Austen, il motivo
del suo straordinario successo e “la qualità nuova di un’autrice
che non si lascia comprimere in nessuna definizione
semplificata, né del Settecento, né dell’Ottocento” e va verso
il cambiamento della società senza paura “perché tra le sue mani
tiene stretto il desiderio di felicità di una donna”
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