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The
Lesson-Scuola di vita
a
cura di Marisa Guccione
Genere:
Drammatico
Anno:
2014
Regia:
Kristina Grozeva,
Peter
Valchanov (coniugi)
Attori:
Margita Gosheva,
Ivan
Barney, Ivan Svov,
Stefan
Denolyubov,
Ivanka
Bratoeva
Titolo
Originale: Urok
Fotografia:
Krum Rodriguez
Paese:
Bulgaria, Grecia
Durata:
105 min.
Distribuzione:
I Wonder Pictures
(Film
autofinanziato)
TRAMA
Il
film si svolge in un piccolo paese della Bulgaria, dove il degrado
causato dalla crisi economica, fa da cornice alla vicenda della
protagonista Nadia: “insegnante di inglese, severa, seria,
dignitosa, che crede nei principi etici che si sforza di trasmettere
ai suoi alunni.”
La
storia si apre con un furto avvenuto nella classe sul quale Nadia,
turbata, indagherà.
La
vita familiare della protagonista è difficile, al limite della
precarietà economica. Si aggraverà ulteriormente quando Iva il
marito, per comprare un camper, ipotecherà la loro casa.
Nadia
si troverà sola, infatti il marito si rivelerà un nullafacente,
irresponsabile e incapace e lei dovrà affrontare un’infinita serie
di vicissitudini.
La
banca non le accorderà prestiti, il padre dopo l’ennesima lite si
rifiuterà di aiutarla.
Ecco
allora che la disperazione si farà strada in Nadia, la sua coerenza
etica vacillerà e non saprà riconoscere il confine tra il giusto e
l’ingiusto. La sua morale si sbriciolerà sotto il peso delle
avversità, cadrà nelle maglie di una burocrazia labirintica senza
poterne uscire; perciò per riscattare la casa deciderà di
rivolgersi ad un usuraio. Questi però al momento di restituire la
somma pattuita che Nadia non ha, le chiederà in saldo il baratto di
sé stessa, l’umiliazione del proprio corpo come merce di scambio.
Dopo
una serie di rocambolesche situazioni, la protagonista dovrà fare
una scelta: svilire sé stessa come oggetto di piacere o ribellarsi a
questa logica mercantile.
RECENSIONE
Kristina Grozeva e
Petar Valchanov prendono spunto da un fatto realmente accaduto, ma
finito tragicamente.
Una storia di
miseria, una denuncia sociale e di alienazione dell’individuo. Una
visione della realtà obiettiva e scarna che amplifica l’impatto
emotivo dello spettatore.
L’unica
protagonista Margita Gosheva, già affermata attrice di teatro è
ripresa da distanza ravvicinata ed esprime una ribellione silente.
La narrazione è
dilatata, fredda; scarna la fotografia.
La colonna sonora
assente, tutto finalizzato dai registi ad una migliore aderenza alla
realtà.
Tutti punti che
portano molti critici ad un parallelismo con la tecnica narrativa
“neutrale” dei fratelli Dardenne registi belgi, vincitori a
Cannes della Palma D’oro (Rosetta 1995, L’enfant 2005).
Il loro cinema si
contraddistingue per una poetica dal crudo realismo nella narrazione
e dall’uso di attori non protagonisti.
The Lesson insinua
nello spettatore ansia e dubbio crescenti fino alla fine, facendo
riflettere sulla linea sottile che spesso divide il bene dal male.
Tuttavia è stata
criticata l’eccessiva impassibilità di Nadia la protagonista,
spinta forse all’eccesso, tanto da risultare inverosimile e persino
surreale.
RICONOSCIMENTI,
PREMI E PARTECIPAZIONI
The Lesson ha
partecipato alla sezione Contemporary World cinema (nato a Toronto
nel 1976) all’International Film Festival, considerato tra i più
importanti Festival dell’America Settentrionale.
The Lesson è
considerato il primo lungometraggio cinematografico.
PREMI
Bulgarian Film
Accademy:
Award for Best
Performance, for Best Director for Feature Film, for Best Art
Direction, for Best actress, for Best first film.
Tiff:
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