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Lettera
alle amiche al tempo del Covid 19
a
cura di Nuccia Fragalà
Carissime
amiche,
in
questo periodo di quarantena, tra le tante cose, ho letto con molto
interesse le vostre riflessioni su Prospettive e ho avuto modo di
apprezzare, ancora una volta, la bellezza della diversità e della
creatività. Mi sono ri-vista in molti vostri pensieri e ho condiviso
molte delle vostre considerazioni, emozioni, ansie, preoccupazioni.
Non posso negare che, a volte, mi sono mancate le piccole cose legate
alla routine giornaliera…il tratto di strada che percorro
abitualmente, il caffè al bar, l’incontro con l’amica, lo
sguardo alle vetrine, la corsa al supermercato…
Tutto
oggi mi sembra distante e faccio quasi fatica a pensare di poter
tornare alla normalità, mi auguro a una “nuova, migliore
normalità”.
Ognuno
di noi ha potuto, a suo modo, sperimentare come questo virus ha
“chiuso” il mondo, ma spero abbia, almeno in molti, “aperto la
mente”.
Non
mi sono però troppo lasciata andare ai ricordi e a pensare a quello
che mi mancava della “normale quotidianità”. Mi sono sforzata e
ho cercato di essere razionale e costruttiva e di vivere nel migliore
dei modi questa parentesi della mia vita, della vita di tutto il
mondo.
Solo
alcune cose mi sento di sottolineare: sono stata “assalita” da un
senso di gratitudine a Dio per tutto ciò che avevo intorno a me, in
fondo, non mi è mancato nulla e, anche i miei affetti più cari,
figli e nipoti, lontani e in zone altamente a rischio, sono stati
sempre presenti nel mio cuore e ho avuto modo di “vederli” grazie
ai nuovi strumenti tecnologici.
Sono
stata, però, anche “assalita” dal continuo pensiero di chi ha
veramente sofferto in questo momento: gli ammalati, gli anziani, le
tante persone che hanno perso familiari ed amici, le persone sole,
gli indigenti, tutti coloro che hanno perso il lavoro e che
difficilmente si riprenderanno da questa grave crisi.
È
per tutte queste persone che ho pregato veramente tanto e con tutto
il mio cuore.
Sento
anche di dover ringraziare vivamente chi mi è stato di grande aiuto
e conforto in questo periodo: Papa Francesco.
Ogni
mattina, la Messa da Santa Marta, alle 7.00, è stata per me un
bellissimo momento di riflessione e di meditazione.
Le
parole del Santo Padre, semplici, ma ricche di contenuti, dette con
pacatezza e tranquillità, hanno rafforzato in me i valori
dell’umiltà, della verità, del coraggio della testimonianza
cristiana, della grandezza e bellezza della Fede.
Vi
abbraccio tutte con affetto.
Nuccia
7
maggio 2020
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